Il reato di pensare è un impercettibile filo spinato che inibisce la mente di chi ancora vorrebbe immaginare senza paura di pensare a ciò che sta pensando.
Da che mondo è mondo despoti, potenti, dittatori, ma anche semplici cittadini -basterebbe pensare alle relazioni sentimentali e familiari- hanno temuto il pensiero libero. La storia insegna che i conflitti sono nati per sradicare, impedire, punire chiunque abbia cercato di esprimere le proprie opinioni. Il linguaggio – ogni forma espressiva – è lo strumento più facile da controllare; non il pensiero che rimane spesso celato, alimentando sospetti, paranoie, dubbi su fedeltà e obbedienza, disponibilità alla sudditanza, propensione al tradimento. Per questo l’immaginazione è sempre più ricca delle parole, quindi insidiosa e potenzialmente pericolosa.
Eppure, dopo secoli di civilizzazione una parte consistente dell’umanità aveva lambito una certa idea di libertà. Molti sono convinti che il prossimo futuro consentirà nuove frontiere, avanzamenti, conquiste civili. Nonostante nuove guerre e massacri molti continuano a essere convinti che lo spazio per le libertà continuerà ad ampliarsi.
Biglietti
I Settore – Platea € 40,00 + 6,00 dp
II Settore – Gradinata € 37,00 + 5,55 dp
Info disabili
Per i diversamente abili (con certificazione del 75% con diritto all’accompagno e che hanno bisogno di assistenza continuativa), posti su richiesta in appositi spazi riservati (posti limitati). Per ulteriori info si prega di contattare l’indirizzo mail: dsb@musicaeventiautore.com